venerdì 2 ottobre 2009

vini&co.

la cococciola


Questo è uno di quei vitigni di cui, al momento in cui scriviamo, non si è riusciti ancora a sapere con precisione l'origine. Non ci sono documenti in merito se non nelle rare menzioni di Viala e Vermorel (1909), che lo citano come varietà abruzzese. La presenza limitata nei territori della provincia di Chieti, in particolare ad Ari, Rocca San Giovanni e Vacri, rendono ancora più improbo certificarne in qualche modo la natalità. Certo è che è coltivata in Abruzzo e nota anche come Cacciola o Cacciuola; il suo utilizzo è limitato ad accompagnare altri vitigni a bacca bianca come il trebbiano.Ha foglia grande o medio-grande, trilobata o pentalobata; il grappolo è di media dimensione, cilindrico-conico, compatto o tendente al compatto; acino grande, sferoidale, con epidermide di colore giallo con macchie e striature marroni, buccia piuttosto pruinosa, spessa e consistente. Ha produzione abbondante e costante, predilige forme di allevamento di media espansione e potatura di media lunghezza. Si adatta senza particolari difficoltà ai più svariati tipi di terreno e clima

Nessun commento:

Posta un commento