salice salentino
La denominazione di questo vino deriva dal comune omonimo, situato a nord di Lecce, zona di vigneti e uliveti, in cui sono sparse masserie e antiche torri di vedetta. Il Salice Salentino, rosso e rosato, viene prodotto per massima parte con le uve dei vitigni Negro Amaro e rappresenta, sin dal VI secolo a.C. un'antica produzione dell'area meridionale della Puglia. La Doc ricade nella zona jonico-salentina, coprendo le province di Brindisi e Lecce, un'area a secolare tradizione viticola. Il Salice Salentino Doc esiste nelle versioni Rosso, Rosato, Bianco, Pinot Bianco, Aleatico Dolce e Aleatico Liquoroso dolce.
Il Salice Salentino Bianco viene prodotto con uve Chardonnay (minimo al 70%) e presenta una gradazione alcolica minima di 11 gradi, anche per il tipo Frizzante. Il Pinot Bianco deve essere prodotto per l'85% dalle uve omonime, e per la restante parte con uve Chardonnay e Sauvignon e presenta una gradazione alcolica minima di 10,5 gradi. Il Rosso e il Rosato, in tutte le versioni, vengono ottenuti da Negroamaro, Malvasia Nera di Lecce e Malvasia Nera di Brindisi (2 anni in botti di legno per l'invecchiato). La gradazione alcolica è di 11,5 gradi. L'Aleatico infine deve essere prodotto con almeno l'85% di uve Aleatico e deve avere una gradazione minima di 14 gradi .
Il Salice Salentino Bianco, presenta un colore giallo paglierino chiaro, odore delicato e sentore di fruttato; il gusto è secco e fragrante; Il Rosso e il Rosato, in tutte le versioni, sono caratterizzati rispettivamente da un colore rosso rubino che tende al mattone con l'invecchiamento (2 anni in botti di legno), e rosato tendente al rubino; ferme restando le caratteristiche specifiche dei due vini indicate nel disciplinare di produzione, il profumo è vinoso, gradevole; il gusto è asciutto, di corpo, sapido, armonico. All'esame visivo le due versioni Salice Salentino Aleatico si presentano di colore rosso granata piuttosto intenso con riflessi violacei, e, ferme restando le caratteristiche specifiche dei due vini indicate nel disciplinare di produzione, il profumo è intenso e piuttosto persistente, fruttato ed etereo e il gusto è decisamente dolce, molto caldo, quasi alcolico, più che morbido, poco fresco, poco tannico e robusto di corpo. Il Pinot Bianco, infine, presenta colore giallo paglierino tenue, odore caratteristico, gradevolmente fruttato e sapore asciutto, vellutato, caratteristico.
Si tratta di un vino da pasto che nella tipologia Bianco viene servito con primi piatti di pasta e riso, verdure e pesce in calici ampi che si restringono verso l'alto a una temperatura di servizio di 10-12°C. Il Rosso si accompagna bene con preparazioni molto -strutturate e carni rosse. Va degustato in calici allungati ad una temperatura di 18°C. Il Rosato invece può essere abbinato a salumi piccanti, primi piatti con sughi leggeri, carni di maiale e agnello al forno o in umido, spezzatini di vitello con verdure, frittate campagnole, formaggi ovini freschi e si degusta in calici ampi e aperti a una temperatura di 12-14°C. Le versioni Dolci e Pinot Bianco si abbinano a dessert o a dolci tipici del periodo natalizio serviti in calici piccoli.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento