falerno del massiccio
In antichità il Falerno era tra i vini più noti, apprezzati e costosi. Qualcuno lo ha definito, a ragione, il primo vino a denominazione di origine dell'enologia mondiale. Infatti gli antichi romani chiudevano le anfore di Falerno con tappi muniti di targhette (pittacium), per garantirne origine e annata. Anfore di Falerno sono state ritrovate un pò ovunque dal momento che questo vino faceva parte delle provviste dell'esercito romano. Era, poi, il vino offerto da Cesare per celebrare le vittorie ed il vino offerto da Cleopatra allo stesso Cesare, un vino richiesto e venduto in tutto il mondo (di allora...): da Alessandria di Egitto a Cartagine, dalla Bretagna alla Spagna.
Il mito racconta che il dio Bacco in persona ricompensò l'umanità (nella persona di Falerno, il generoso pastore che l'aveva accolto ed ospitato sulle pendici del Massico, pur essendosi a lui presentato sotto mentite spoglie) trasformando tutto il declivio del monte Massico in vigneti lussuregianti. Il Falerno doveva essere un vino di strepitoso sapore, per questo cantato dai poeti e bevuto dagli intenditori. Ce lo confermano le tracce che i numerosi scavi archeologici ce ne hanno restituito e soprattutto gli scritti con i quali è possibile ripercorrerne la sua storia di vino apprezzato e celebrato fin dall'antichità.
Il colore da rosso rubino intenso, tende al granato con l'invecchiamento, il profumo è caratteristico ed intenso, al palato il sapore è asciutto, caldo, robusto ed armonico. Si accompagna preferenzialmente alle carni rosse arrosto ed alla cacciagione, oppure a stracotti fatti con lo stesso vino e formaggi piccanti. Tradizionale l'abbinamento con l'agnello con strutto e pepe. Il Bianco, invece, (11°) ha come base varietale la Falanghina in purezza. Si caratterizza per il colore paglierino con riflessi verdognoli, l'odore vinoso e gradevole, il sapore asciutto e sapido. Accompagna tradizionalmente antipasti di mare, pesci al forno o alla griglia, primi piatti marinari come gli spaghetti alle vongole. Pare che proprio il nome Falerno derivi dalla deformazione del termine phalangium in phalerninum e che quindi il Falerno primigenio sia stato quello bianco.
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