martedì 20 ottobre 2009

vini&co.

la malvasia nera

Il termine Malvasia deriva da una variazione contratta di Monembasia, una roccaforte bizantina, abbarbicata sulle rocce di un promontorio posto a sud del Peloponneso. La roccaforte era collegata con la terraferma da un'unica strada che portava all'entrata principale della città e il suo nome, Monembasia, alla lettera significa "un unico punto di ingresso".I Veneziani vi approdarono nel 1248 e stabilirono un accordo commerciale con la gente del posto, che permise loro di vendere i vini dolci che si producevano nella zona in tutta Europa con il nome di Monemvasia. Gli stessi Veneziani portarono poi il vitigno Monemvasia prima a Creta e più tardi in Italia, e incoraggiarono la sua coltivazione in tutto il bacino Mediterraneo. Il vino fatto con questa varietà era un prodotto estremamente popolare, tanto che Venezia pullulava di osterie, chiamate Malvase, consacrate al consumo di questo vino.
Le Malvasie iscritte al Registro Nazionale delle Varietà sono 17, coltivate su una superficie di circa 30.000 ettari: Malvasia, Malvasia Bianca, Malvasia Bianca di Basilicata, Malvasia Bianca di Candia, Malvasia Bianca lunga, Malvasia del Lazio, Malvasia di Candia aromatica, Malvasia di Casorzo, Malvasia di Lipari, Malvasia di Sardegna, Malvasia di Schierano, Malvasia istriana, Malvasia Nera lunga, Malvasia Nera di Basilicata, Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce e Malvasia Rosa.
Esse si differenziano, oltre che per il colore della bacca, per l'indicazione geografica e per la presenza o meno di aromaticità.I molti vitigni denominati Malvasia hanno spesso in comune soltanto il nome, derivato, molto probabilmente, dal porto greco di Monemvasia, dal quale partivano ricercati vini dolci che venivano esportati in tutto il Mediterraneo. Si deve ai veneziani l'uso di tale appellativo per indicare, in un primo momento, questi vini dolci provenienti dalle zone orientali del Mediterraneo e, successivamente, anche le botteghe in Venezia nelle quali si consumava questa bevanda.I veneziani ebbero un rapporto di vero amore con questo vino: basti pensare che nel tardo Medioevo il consumo medio annuo pro capite di vino in città era di ben 400 litri!Le Malvasie non erano solo importate dal bacino greco: nel 1500-1600 erano coltivate in molte regioni italiane.
in genere è vinificato con il Negramaro, al quale dona la giusta alcolicità, sapidità e corpo. Si ottiene un vino corposo e alcolico, dall'intenso colore rosso rubino, dal profumo gradevole e dal sapore armonico e vellutato.
L'abbinamento perfetto è con le carni rosse della tradizione pugliese,formaggi tipici di buano struttura.

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