malvasia bianca di candia
Originaria come altre Malvasie del Peloponneso, si è diffusa nel Lazio e Campania e, seppure limitatamente, un po’ ovunque nell’Italia centro-meridionale.La varietà è relativamente omogenea, i caratteri differenziali che riguardano la fertilità e la forma del grappolo spesso dipendono dagli ambienti diversi in cui si coltiva. Germoglio ad apice espanso, lanugginoso, verde chiaro con sfumature rosa, foglioline apicali piegate, di colore verde-bronzato, lanugginose sulla pagina inferiore. Foglia grande, pentagonale, tri-quinquelobata, lembo leggermente ondulato, liscio, di colore verde carico, quasi glabro. Grappolo grande, piramidale, alato, semispargolo; acino medio, rotondo, di colore giallo dorato, buccia sottile e consistente, poco pruinosa; polpa sciolta, di sapore semplice o leggermente aromatico, dolce.
Dà un vino di colore giallo paglierino carico, leggermente profumato, sapido, amarognolo; spesso viene vinificato assieme ad altre uve perché solo nelle zone classiche di coltura può dare un prodotto armonico, caratteristico ed abbastanza fine.
Si sposa in maniera perfetta con antipasti magri, culatello, piatti a base di pesce, minestre.
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