lunedì 26 ottobre 2009

vini&co.

lo sciascinoso

Lo Sciascinoso è più noto in Campania con il suo sinonimo Olivella che deriva dalla forma allungata dell’acino, oliveforme. Oggi in Campania l’Olivella è molto diffusa ed in essa si possono riconoscere due gruppi principali di biotipi: uno riferibile allo Sciascinoso e l’altro riferibile alla vera Olivella. Il termine Sciascinoso, e tutte le sue variazioni, probabilmente era solo utilizzato nelle provincie di Avellino e Salerno. Carlucci, nel 1909, nella sua monografia in Ampelographie di Viala et Vermorel afferma che l’Olivella e lo Sciascinoso siano varietà ben distinte sostenendo: “lo Sciascinoso è molto diffuso nelle provincie di Avellino e Salerno, meno in quella di Napoli e dintorni”.Un importante giudizio enologico sul vino di Sciascinoso lo danno Carlucci: “colore rosso rubino intenso o rosso sangue con bagliori rosso vivo, odore vinoso, gradevole, sapore leggermente acido, fresco, astringente, ben sostenuto e di media forza” e successivamente Mincione: “il vino di Sciascinoso, specialmente quando si di raspa l’uva, è un buon vino da pasto, acidulo, gradevole, stringente in giusto grado, di media robustezza, molto colorato e spuma rossa, apprezzata dai commercianti”.Lo Sciascinoso è un vitigno molto vigoroso con germogliamento precoce che predilige forme di allevamento a spalliera. Raggiunge la maturazione tra la seconda e la terza decade di ottobre, con un’acidità totale alta e un basso tenore in zuccheri. Non ha particolari esigenze circa la scelta del portainnestoA riprova della forte tipicizzazzione, lo Sciascinoso è un vitigno raccomandato solo per la Campania. Tra le DOC sannite solo la Sannio presenta un vino prodotto con uve Sciascinoso.

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