martedì 20 ottobre 2009

vini&co.

bombino bianco

Coltivato da lungo tempo in Puglia, sembra sia originario della Spagna, anche se nessuna fonte lo accerta con sicurezza. In merito al suo nome, in bibliografia è riportato che esso deriverebbe dalla forma del grappolo che, secondo una visione alquanto fantastica, rassomiglia ad un bambino con le braccia distese. Da questo, appunto, il nome di Bammino, accezione dialettale dell'italiano Bambino, poi mutatosi in Bombino. Più verosimilmente, acclarata la provenienza spagnola, Bombino deriva da Bonvino, in quanto la lettera "v" in spagnolo si pronuncia come in italiano la lettera "b"; pertanto in spagnolo la parola "Bonvino" si pronuncia come in italiano "Bombino". Il termine Bombino sta quindi ad indicare "vino buono".
Quasi mai è vinificato in purezza, ma viene utilizzato in uvaggio per la produzione di rinomati vini bianchi. In Puglia, viene utilizzato per la produzione dei VQPRD San Severo, Cacc'è Mmitte di Lucera, Leverano, Castel del Monte, Locorotondo, Martina o Martina Franca e Gravina. È altresì inserito in diversi altri disciplinari di produzione di VQPRD del Centro e Sud Italia. Il vino presenta colore da giallo verdolino a paglierino dorato, sapore neutro, vellutato, armonico, asciutto. E' un vino fine da pasto, che si abbina bene con il pesce. Si presta per la produzione di "vermut".Importanza economica e distribuzione geograficaIl vitigno è presente in Puglia in maniera rilevante soprattutto nel Barese e nel Foggiano. E' iscritto fra le varietà idonee alla coltivazione in tutte le province pugliesi. È presente in altre regioni dell'Italia meridionale, come il Molise e l'Abruzzo.
L'abbinamento ideale è rappresentato dalla tipica cucina marinara pugliese come ad esempio antipasti di pesce,primi piatti delicati o secondi di pesce.Per quanto riguarda i formaggi pugliesi,ottimo con una caciottina fresca,caciocavallo,burrata,ricotta fresca e bocconcini.

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